URBANISTICA
La situazione attuale
I problemi urbanistici della città investono i livelli della vita e della organizzazione urbana.
Gli strumenti del governo urbanistico della città (PUC) devono trovare piena attuazione e laddove necessario devono essere migliorati e/o adeguati.
Alcuni problemi, come quello della casa, del lavoro e della sicurezza in città non sempre hanno vedono il Comune come soggetto attivo.
Occorre ridefinire una “idea di città” alla quale fare riferimento e aprire un dibattito che favorisca lo sviluppo in una visione maggiormente condivisa per la Casoria del futuro.
Le esigenze fondamentali da affrontare
- Aprireun dibattito sulla identità e sul futuro della città, coinvolgendo soggetti e interessi diversi in un grande processo di partecipazione;
- Affrontareil tema del miglioramento ed applicazione degli strumenti urbanistici andando alla sostanza dei problemi;
- Definirela condizioni di realizzabilità dei progetti urbani;
- Progettareil riuso selettivo e la riqualificazione degli spazi urbani pubblici e privati;
- Qualificare la capacità di regolazione e controllo della trasformazione fisica della città,semplificando e rendendo più trasparenti le procedure amministrative, rafforzando e riqualificando la struttura tecnica del Comune.
Affrontare il problema del degrado minuto degli spazi pubblici e ripensare l’appropriazione dei luoghi collettivi da parte dei cittadini. Definire politiche settoriali, da quelle della residenza a quelle della produzione.
Individuare aree e per l’effetto favorire l’insediamento di luoghi di cui si avverte sempre più l’esigenza, quali luoghi per la commemorazione dei defunti per atei, un cimitero cittadino ed anche un cimitero per animali domestici.
Gli obiettivi di cambiamento
L’urbanistica è l’attività amministrativa che consente di progettare, regolare e gestire la trasformazione fisica della città rispondendo alle esigenze di cambiamento che emergono dalla società. L’obiettivo generale del programma è compiere tutte le azioni capaci di rendere Casoria città del dialogo, delle differenze, città bella e abitabile.
La città del dialogo con il Mondo, con l’Europa, con gli altri livelli di governo (Nazionale, Regionale e Provinciale (Città Metropolitana)) con i Comuni e la fitta rete di città del suo intorno, che nella costruzione di progetti in cooperazioni valorizzi la sua centralità geografica, economica e culturale.
La città delle differenze fra generazioni, popolazioni, specializzazione produttiva, quartieri, che valorizza le differenze individuandole come risorse ed aiuta chi è svantaggiato.
Una città bella e abitabile che si impegna a risolvere i problemi della sua qualità della vita quotidiana, a riscoprire e valorizzare la sua bellezza.
Una nuova politica urbanistica deve riguardare:
la regolamentazione delle trasformazioni della città, la salvaguardia delle restanti aree verdi e inedificate e una politica mirata al riuso selettivo della grande risorsa rappresentata dalle aree dismesse e dai piani di recupero.
I luoghi della trasformazione sono non solo le grandi e piccole aree abbandonate dall’industria ma anche le molte attrezzature urbane delle quali occorre ripensare l’uso (dalle vecchie masserie ai casali).
Attuando questi indirizzi fondamentali Casoria deve costruire un progetto strategico per il suo futuro. Un piano nel quale tutta la città viene coinvolta in un processo di riflessione e di scelta e inizia a realizzarlo attraverso un insieme di progetti.
Casoria avvierà una nuova realizzazione con nuovi progetti che riutilizzano aree dismesse, degradate o sottoutilizzate, avvierà la realizzazione di un vasto programma di piccole opere di manutenzione e adeguamento per la riconquista della sua qualità
UN GRANDE PROGETTO PER IL CENTRO STORICO
Un “grande progetto” per il centro storico di Casoria risulta complesso e a tratti di difficile realizzazione. Forse è ancora possibile realizzare un ultimo “grande progetto” capace di valorizzare almeno un pezzo – il più antico e significativo – dell’antico centro cittadino, ammagliandolo con la parte più moderna della città, creando un piccolo polmone verde e dei parcheggi (per rendere sostenibile l’idea di chiudere al traffico e rivitalizzare le vie storiche). Un’area che si presterebbe ad un simile progetto esiste, e sta cadendo letteralmente in rovina (in attesa, evidentemente, di investimenti). Si tratta dei due antichi palazzi della famiglia del card. Alfonso Castaldo – gli ultimi due palazzi di via San Mauro, prima di arrivare alla basilica – con il loro enorme giardino. Quest’area – evidenziata a colori nell’immagine in alto – scorre parallela a via San Mauro dalla scuola elementare fino alla chiesa. È così estesa, che nei decenni scorsi la scuola San Mauro ha aperto – tra molte polemiche con i residenti – una seconda via d’accesso su via P. Piccirillo (strada che sbocca sulla centrale via Pio XII). Oltre ad essere strategica – collegando San Mauro con la zona di via Pio XII – col suo legame con il card. Castaldo, quest’area rappresenta un pezzo importante della storia di Casoria. Ci vorrebbe il coraggio – nonché la credibilità politica, e l’ausilio di tecnici e professionisti competenti – di dichiararla “area di interesse strategico locale”. Capire in che modo si possa avviare, senza costosi conflitti con i privati, un percorso per procedere all’esproprio per pubblica utilità. Il Comune come è noto è in dissesto e sta avviando una attenta e puntuale opera di risanamento economico. Gli indennizzi potrebbero concordarsi anche attraverso formule simili ad un “project-financing”: concedendo cioè al privato (per un determinato periodo) le rendite di una parte delle opere (garage sotterranei, locali commerciali, residenze) da realizzare. Ci vuole, infatti, coraggio anche in questo: sono impensabili oggi (ma in realtà lo sono stati sempre) grandi espropri per realizzare sogni del tipo “un grande parco pubblico”; semplicemente, perché non sono sostenibili. Mentre sarebbe molto più verosimile trovare accordi con il privato – garantendo ovviamente al massimo possibile la “pubblica utilità” – per realizzare un progetto più articolato, che preveda anche, appunto, garage sotterranei, locali commerciali e residenze. Nel caso dell’area in questione, ad esempio, si potrebbe recuperare l’antico palazzo Castaldo come residenza storica; abbattere parzialmente il palazzo consecutivo, realizzando nuove residenze e aprendo un’ampia piazza accanto alla basilica di San Mauro; e creare, attraverso un’area di verde attrezzato e parcheggi – anche sotterranei – un percorso che colleghi San Mauro a via Piccirillo e al quartiere di via Pio XII.
In generale il centro storico necessita di un vero e proprio restyling e il tutto non può non passare per una attenta viabilità. Sarebbe opportuno infatti immaginare per la “croce di San Mauro” uno spazio totalmente free car, con zona a Ztl e passaggio solo per i residenti. Infine dal Puc approvato di recente, allo stato non è possibile effettuare abbattimenti e ricostruzioni per i palazzi dell’antico centro storico. Anche questo compatibilmente con le norme, dovrebbe essere superato con la possibilità di abbattere e ricostruire, ripercorrendo lo stile e chiaramente la volumetria “antica del palazzo in questione. Questo agevolerebbe e invoglierebbe i proprietari, a costi di sicuro più contenuti, ad una “riammodernamento dell’antico”. Ultimo ma non ultimo, bisognerebbe rendere tutto il perimetro del centro storico un’area di nuovo sviluppo commerciale, determinando che chi investe nella zona o apre attività commerciali (librerie, birrerie, food), dovrebbe essere detassato per i primi 5 anni da tutte le imposte comunali.
AMBIENTE
La situazione attuale
I cittadini di Casoria, come tutta l’area a Nord di Napoli, convivono con livelli di inquinamento acustico ed atmosferico troppo elevati.
Questa situazione genera gravi conseguenze sul benessere, soprattutto di bambini ed anziani. In Città ci sono ancora fenomeni di scarico abusivo ed in molti quartieri le strade non sono pulite, ma è possibile cambiare rotta. I cittadini casoriani hanno dimostrato senso di responsabilità e orientamento all’innovazione: la raccolta differenziata ha avuto parere favorevole da parte dei cittadini le iniziative di volontariato a favore dell’ambiente devono coinvolgere tutti. Il mondo delle imprese e delle professioni dovranno cominciare anche loro ad impegnarsi sul serio.
Le esigenze fondamentali da affrontare sono:
- garantire la qualitàdel vivere di tutti i cittadini (aria pulita, silenzio, pulizia, “bellezza” dei luoghi);
- risolverevecchi e nuovi equilibri ambientali (depurazione, suoli e acque inquinanti, dinamiche della falda);
- migliorarel’uso delle risorse (riduzione e recupero dei rifiuti, risparmio delle energie non rinnovabili);
- valorizzarel’ambiente come occasione di sviluppo di una nuova capacità di impresa, nuove professioni, più solida occupazione;
- ridurrelo spreco di denaro pubblico (e privato) dovuto ad una cattiva gestione delle risorse ambientali (sprechi di materiali, energia acqua)
- Individuarearee per la realizzazione di parcheggi al fine di restituire la pedonalità della città.
Gli obiettivi di cambiamento
L’ambiente va considerato come la bussola per orientare tutte le politiche che saranno messe in atto per il futuro di una Casoria europea e sostenibile. In questo modo può diventare città della innovazione e del lavoro, terreno di modernizzazione ed efficienza amministrativa, occasione di vivibilità, convenienza e responsabilizzazione per tutti.
Il Comune deve avere una politica ambientale che guardi al futuro, capace di prevenire i problemi ambientali e di migliorare la qualità della vita. Casoria smette, quindi, di esportare i propri scarti altrove e rapinare risorse ambientali altrui (avvia un programma di riduzione, recupero e corretto smaltimento dei rifiuti, bonifica i suoli, riduce lo spreco di energia e acqua). Ai cittadini vanno garantiti i loro diritti essenziali alla salute e alla qualità della vita (si rispettino i limiti europei relativi a inquinamento atmosferico e acustico, si pulisce e si rende più bella tutta la città). Imprese e professioni sviluppino prodotti e servizi ecocompatibili, creando nuova e più solida occupazione. I cittadini, le associazioni, il mondo della ricerca scientifica devono essere coinvolti e quindi sentirsi parti attive nella tutela e nella progettazione dell’ambiente urbano.
Va realizzato il Piano Energetico Comunale (CER Comunità Energetiche Rinnovabili) integrandolo con gli strumenti urbanistici e regolamento edilizio che promuova l’uso delle fonti rinnovabili e la riduzione degli sprechi energetici.
TRAFFICO E MOBILITA’
Situazione attuale
Casoria ha una altissima concentrazione di mezzi privati ed un pessimo uso del mezzo pubblico: perde passeggeri pur costando poco agli utenti ma moltissimo alla collettività.
I danni all’ambiente e alla qualità della vita urbana generati dal traffico privato (e soprattutto dalla sua indisciplina) sono molto elevati.
Le esigenze fondamentali da affrontare:
- Dare piena attuazione al PUMS (piano Urbano di Mobilità Sostenibile);
- Innovareradicalmente il sistema dei trasporti pubblici con nuove tecnologie e nuove logiche gestionali per arricchire l’offerta e i servizi ai cittadini;
- Organizzarela sosta e gli spazi stradali per uso più disciplinato ed efficiente delle auto private, incentivare i modi di trasporto non inquinanti;
- Contribuirea inserire Casoria in una rete di trasporti metropolitani (FS, Aeroporto, Alta Velocità) con nuovi strumenti di intervento e una più incisiva azione del
Gli obiettivi di cambiamento
Casoria deve diventare città europea come dotazione di servizi di trasporto, capacità di indicare soluzioni di innovazione tecnologica, minor impatto ambientale, minori costi per le risorse pubbliche. Sulla gestione e le strategie organizzative a livello metropolitano i cittadini di Casoria saranno, grazie alla nuova visione dell’Amministrazione reali protagonisti.
Il traffico di Casoria dovrà essere:
- Ordinatoe civile rispettoso dell’ambiente e dei non automobilisti (pedoni, ciclisti .);
- Menocongestionato, grazie alla disponibilità di trasporti collettivi innovativi con servizi di qualità elevata e semaforizzazione più intelligente;
- Conservizi di trasporti efficienti e meno costosi per l’Amministrazione introducendo elementi di competizione che rendano gli utenti il centro dell’azione di offre servizi;
VERDE
La situazione attuale
A confronto di altre città medie Casoria possiede poco verde pubblico che spesso, purtroppo, è non è tenuto in buone condizioni e talvolta è poco accessibile.
Gli obiettivi di cambiamento
Tutte le azioni dovranno essere realizzate nella prospettiva di offrire un verde attraente e ben utilizzate, da tutti e di integrare la funzione del verde con il suo utilizzo per sport di base.
Le linee prioritarie di intervento sono:
- Ridarequalità al verde esistente;
- Riprogettarele aree “vuote” e dismesse come “polmoni verdi” della città soprattutto per Arpino;
- Individuarearee da destinare a parco polifunzionale;
- Realizzarepiccole “isole” verdi;
- Utilizzare il verde per riqualificare i quartieri “sofferenti”, fornire alla città luoghi diaggregazione, pensando soprattutto alle categorie deboli come giovani, anziani mamme e
In sintesi, il verde urbano deve essere diffuso, ben curato, integrato nel progetto della Città, un elemento che migliora la qualità della vita in Città.
Occorre creare una situazione in cui:
- I cittadini di Casoria rispettino e sentano come propri gli spazi verdi e riconoscono che laPubblica Amministrazione li gestisce con cura;
- Il Comune, con i comitati di quartiere, decida l’assetto generale del verde urbano e le areeda destinare a verde in base a un coerente e riconoscibile disegno strategico;
- I comitati di quartiere, le associazioni di volontariato, i privati, le associazioni sportive, lescuole, i cittadini stessi, siano direttamente coinvolti dalla Pubblica Amministrazione nella pianificazione e nella gestione del verde.
SPORT
Situazione attuale
Il cambiamento verificatosi nella domanda di attività sportiva da parte della cittadinanza, soprattutto i giovani, non è stato sempre adeguatamente recepito e quindi alla inadeguatezza degli impianti sportivi si è sommata una non rispondenza alle nuove esigenze della cultura sportiva che li rende inadeguati e quindi sotto utilizzati.
Le esigenze fondamentali da affrontare
- Riqualificaregli spazi urbani per lo sport realizzando piccoli impianti attrezzati all’aperto
- Garantiremigliori condizioni di accesso e fruibilità degli impianti esistenti;
- Vannogarantiti, agli impianti esistenti, servizi per il loro sviluppo (parcheggi, aree commerciali .) dando particolare attenzione alla loro gestione
- Sipensi ad una società mista tra pubblico e privato o forme di gestione private in grado potenziare e migliorare le strutture esistenti;
- Potenziarele attività sportive innovative ad alto contenuto sociale aggregato e più apprezzate dai giovani;
- Utilizzarelo sport come strumento di socializzazione dei giovani favorendo spazi di incontro e vivibilità attorno agli impianti.
Gli obiettivi di cambiamento
Occorre promuovere lo sport per tutti avvicinando ai cittadini le opportunità di pratica sportiva: portare lo sport il più possibile vicino casa. Vogliamo favorire una situazione in cui:
- I cittadini di Casoria senza limite di età e condizione, possono fare sport non solo negliimpianti sportivi tradizionali ma anche nei parchi, nei giardinetti, nelle palestre e nelle scuole;
- L’Amministrazioneindividui e progetti nei quartieri gli spazi pubblici adeguati e ne favorisca la riqualificazione in termini di pratica sportiva insieme ai soggetti privati;
- I soggetti privati le associazioni sportivevengono direttamente coinvolti nella cura e nella gestione degli spazi per lo sport.
OCCUPAZIONE
La situazione attuale
Anche a Casoria non vi è piena rispondenza tra domanda ed offerta di lavoro. Occorre creare luoghi in cui far circolare informazioni e far incontrare opportunità occupazionali e lavoratori.
La disoccupazione giovanile è anche intellettuale
Oggi anche un giovane laureato o diplomato ha difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro.
Negli ultimi anni il rischio della disoccupazione ha colpito tutte le fasce di età ed in modo particolare i laureati.
La struttura professionale italiana così come quella casoriana difetta di due figure chiave rispetto a Paesi come la Francia e la Germania: il professionale ed i technicias. Sono le professioni intellettuali e tecniche più importanti e richieste da sistemi economici progrediti in grado di competere sulla qualità dei prodotti e non sul costo del lavoro.
Occorre dunque che Casoria prenda coscienza che anche le migliori università ed i migliori istituti tecnici non producono, necessariamente, figure immediatamente appetibili ad una struttura produttiva, sempre più centrata attorno alle funzioni di ricerca e sviluppo.
Occorre riqualificare l’offerta di lavoro a Casoria
L’economia casoriana è ormai orientata sui servizi ma nel terziario i lavori a bassa specializzazione abbondano. Questi, e per Casoria sembra un paradosso, sono generalmente i lavori legati alla produzione economica di una città ricca: dalla pulizia alla sicurezza, dalla assistenza alla ristorazione. Queste attività alimentano una domanda di lavoro sempre più precaria e meno qualificata.
Poiché certi lavori sono ineliminabili, occorre dare dignità a questi lavori e favorire una mobilità occupazionale che impedisca che molti che aspirano ad un miglioramento professionale vi restino ingabbiati per sempre. Sono quindi necessari interventi di riqualificazione continua, che si innestino su base formativa sempre migliore e che soddisfino le esigenze sul percorso indicato nel precedente capitolo sullo sviluppo economico.
Gli obiettivi di cambiamento
La domanda e l’offerta di lavoro debbono potersi incontrare garantendo che i costi di questo incontro siano limitati per le imprese e per i lavoratori. Nessun lavoro deve tramutarsi in una gabbia per tutti deve essere possibile uscire attraverso processi di formazione continua e di riqualificazione professionale. Occorre eliminare il rischio, che in parte è già realtà, che il mercato del lavoro si segmenti in modo tale da produrre la marginalizzazione definitiva di lavoratori e di interi gruppi sociali. Condurre il governo della formazione professionale sotto la guida unita dell’Amministrazione, con un forte coinvolgimento di uno specifico Osservatorio economico territoriale di imprese e sindacati, garantendo lo sviluppo di iniziative formative qualificate e integrata tra pubblico e privato, di concerto con Regione e città Metropolitana, ognuna per le reciproche competenze. Produrre elementi di valutazione e previsione delle necessità future della città in materia di figure professionali tradizionali ed emergenti ed attuare gli interventi in relazione a tali previsioni.
TUTELA SALARIALE MINIMA
Fondamentale è la adozione da parte del Consiglio Comunale di una delibera finalizzata alla tutela della retribuzione minima salariale nei contratti del Comune di Casoria.
MULTIMEDIALITA’
La situazione attuale
Casoria ed il suo hinterland hanno sempre ospitato imprese rappresentate da insediamenti produttivi o commerciali/direzionali. Questo ha generato, oltre ad importanti ricadute occupazionali (ora in forte declino) anche notevoli potenzialità con una conoscenza e maturità diffusa all’uso delle nuove tecnologie. Ma ciò non solo non ha generato progetti di ampio respiro ma ha anche avuto poche ricadute sul tessuto sociale di cittadino.
A Casoria, ad esempio, ci sono minori tassi di penetrazione di PC nelle famiglie mentre nel contempo languono e stentano a decollare iniziative telematiche di servizio che in altre città italiane sono già una realtà consolidata.
Obiettivo di cambiamento
Occorre valorizzare questo settore economico favorendo lo sviluppo del settore della multimedialità, generare nuova occupazione nelle nuove attività professionali collegate, favorire un progetto di formazione per le nuove professionalità che si renderanno necessarie e contribuire all’integrazione delle attività produttive casoriane con altre realtà nazionali ed extranazionali tramite le infrastrutture di rete.
COMMERCIO
La situazione attuale
Le attività commerciali ed in particolare quelle minori che si inseriscono nel tessuto urbano, danno un contributo decisivo ed essenziale alla vivibilità della città. Oltre ai servizi che offrono, la loro presenza e i flussi di persone che attraggono contribuiscono a mantenere vivacità alla città, garantendo un presidio che ne migliora la sicurezza e fruibilità per tutti i cittadini.
L’amministrazione comunale può e deve contribuire in modo determinante al consolidamento delle attività commerciali inserite nel tessuto urbano, poiché controlla le variabili di contesto che ne determinano, in modo rilevante, le capacità di competere con i grandi centri commerciali. La politica commerciale deve dunque, da un lato, svolgere un ruolo di regia nei confronti delle attività commerciali indipendenti e dall’altro, garantire un equilibrio tra le diverse forme distributive che ad oggi sono appannaggio dei grandi Centri Commerciali.
Le piccole attività commerciali, stanno lottando per sopravvivere, con un crescente numero di negozi che chiudono i battenti. Questo declino ha un impatto negativo non solo sull’economia locale ma anche sulla vitalità e sul tessuto sociale della città, portando a un’atmosfera di decadenza e abbandono in alcune aree.
L’Amministrazione comunale deve essere parte attiva, insieme alle forze dell’ordine, per combattere le azioni criminose del racket, delle rapine, della criminalità organizzata e dell’usura, che spesso hanno come obiettivo il mondo del commercio più debole.
Le linee guida per una politica commerciale
La tradizionale pianificazione settoriale ha fatto perdere di vista la necessità e la possibilità di integrare gli interventi sul commercio con quelli sulle altre funzioni urbane. Per farlo occorre impostare politiche sul commercio a partire da tre obiettivi generali:
- Usciredalla logica di programmazione settoriale, riportando il commercio dentro la pianificazione urbanistica, integrando quindi il commercio con il territorio;
- Uscire da una logica di pura protezione amministrativa dell’esistente adottando politicheattive di sviluppo;
- Uscireda una logica di contrapposizione moderno-tradizionale, definendo la compatibilità e le sinergie tra le diverse forme distributive considerando le Vie come Centri Commerciali naturali, studiando e favorendo politiche di animazione coordinate.
- Ripensamento Strutturale del Modello di Gestione Locale: È essenziale valorizzare il ruolostrategico delle città nella definizione dei nuovi bisogni sociali e nel rilancio economico dei sistemi produttivi locali. Questo implica un cambio di visione per promuovere una maggiore ‘cultura urbana’ che consenta alle attività commerciali di mantenere un ruolo economico e sociale rilevante nel rapporto tra luoghi, persone e
- Innovazione e Transizione Digitale: È fondamentale sostenere l’innovazione e la transizione digitaledelle imprese commerciali, attraverso la formazione e lo sviluppo di competenze per la costruzione di una multicanalità dei prodotti. Questo può includere l’adozione di marketplace digitali su scala cittadina e il sostegno nella ricerca di finanziamenti e
- Distretti del Commercio: La creazione di distretti commerciali può essere un’efficace strategia perrilanciare l’economia Questi distretti, formati da un partenariato pubblico-privato tra Comuni, imprese ed altri attori locali, puntano a sviluppare una strategia condivisa per la crescita del distretto e la valorizzazione del territorio. Questo approccio può includere finanziamenti e risorse dedicate, stimolando così lo sviluppo e la ripresa economica.
- La istituzione di una consulta dei commercianti.
Gli obiettivi del cambiamento
La rete distributiva interna del Comune di Casoria si regge su alcune aree di forte concentrazione di offerta commerciale. A questa rete, in massima parte costituita da punti vendita di dimensioni piccole e medie, si contrappongono le aggregazioni pianificate (Centri Commerciali) e spontanee (Ambulanti) di offerta extraurbane.
E’ in questo contesto che va definita una politica per il commercio di Casoria. In particolare va recuperata la capacità di azione nei confronti delle aggregazioni spontanee di offerta. Realtà per le quali occorrono politiche attive da definire insieme alle organizzazioni di categoria. Il Comune piò fare molto assumendo quella funzione di regia che manca, e la cui assenza mette le aggregazioni spontanee di punti vendita in condizioni di svantaggio rispetto ai Centri Commerciali che sono gestiti in modo unitario da apposite società.
ARTIGIANATO
La situazione attuale
A Casoria il settore artigiano rappresenta una rilevante ed essenziale componente del tessuto socioeconomico locale ma non gode di ottima salute. E’ necessario mantenere la simbiosi tra cittadini e artigianato, come elemento fondamentale di una città viva, pur nella ricerca di nuovi equilibri urbani. Occorre muoversi in tre direzioni distinte per modificare i vincoli strutturali che riguardano lo sviluppo competitivo dell’artigianato attraverso:
- Laprogettazione di interventi e politiche di riqualificazione territoriale e di sviluppo locale;
- La semplificazione normativa e dei regolamenti nei rapporti tra artigiani e Amministrazionepubblica;
- Lavalorizzazione delle risorse, del Know-how tecnologico, produttivo e organizzativo dei comparti dell’artigianato che operano in settori ad elevato tasso di innovatività;
- Un’offertaformativa che aiuti da un lato le imprese artigiane a rimanere sul mercato, grazie ad un sistema di formazione continua, dall’altro faciliti l’insediamento lavorativo dei
Gli obiettivi di cambiamento
Per favorire lo sviluppo dell’artigianato occorre:
- Promuovere azioni rivolte a favorire i rapporti tra imprese di diverse dimensioni e pesoeconomico;
- Consentire la creazione di consorzi, di reti di imprese artigiane non solo per incentivare lanascita di nuove imprese ma proporre interventi volti a sostenerle nella fase iniziale del loro sviluppo;
- Favorireil trasferimento di tecnologie, Know-how e informazioni;
- Snellirele procedure burocratico-amministrative;
- Favorire l’accesso al credito anche mediante azioni di sostegno ed incentivazione ed un “CONTO CASORIA” che riduca i tassi di
Le imprese artigiane, attraverso il sistema associativo, saranno coinvolte in quelle commissioni comunali nelle quali verranno discussi i temi e problemi che riguardano la loro categoria.
MODA
Un Progetto ambizioso
Il sistema produttivo italiano del settore della moda è tra uno dei più importanti paesi industrializzati. Gli stilisti italiani sono dotati non solo di grande creatività ma anche di elevata capacità manageriali.
Casoria può e deve diventare una importante città del mezzogiorno della moda, conosciuta in Italia e nel mondo, tanto da far transitare una discreta quota del commercio del settore, per fasce medio- alte.
Gli obiettivi
Il mondo della moda ha grandissima vitalità e capacità innovativa. Non occorrono quindi interventi di sostegno, che sarebbero anche difficilmente realizzabili dal comune. Bisogna, invece, creare le condizioni di contesto perché gli operatori della moda trovino a Casoria un ambiente pratico e conveniente, spazi funzionali e di prestigio per le loro necessità.
Le iniziative da attuare hanno due obiettivi:
- Nelbreve termine è necessario rendere la città efficiente e pratica riguardo ai bisogni dei visitatori che vi giungono;
- Nelmedio-lungo termine bisogna dar vita a progetti di largo
Si dovranno avviare interventi orientati a migliorare l’efficienza e la qualità della vita in città con attenzione alla qualità dei trasporti (aeroporto, FFSS, Taxi, orari della città, punti informazione)
SERVIZI SOCIALI
La situazione attuale
La popolazione di Casoria sta cambiando. Tra i residenti gli anziani sono sempre più numerosi: la fascia di età tra 65/74 anni è pari a circa il 10 %, quelli con 75 anni e più sono pari all’8% circa. Il 20% degli anziani è parzialmente non autosufficiente, il 5% lo è totalmente ma molti anziani sono in buona salute, desiderano vivere serenamente nella loro città e possono dare a loro volta ancora molto.
Buona parte delle famiglie casoriane non corrisponde più al modello di nucleo familiare, quello formato a genitori e figli: sono sempre più numerose le famiglie di soli anziani, o con anziani da assistere; ci sono sempre più madri sole con figli, single di varie età, donne anziane sole. Sono tutte famiglie che hanno meno risorse e più problemi, e sono quindi esposte a rischi crescenti. I giovani restano in famiglia più a lungo (quasi un terzo delle persone tra i 25 ed i 34 anni vive ancora con i genitori) perché non riescono a trovare un lavoro, né casa.
La povertà si ripropone in modo drammatico. Non sono affatto poche le persone senza fissa dimora né mezzi di sussistenza, altre sono in situazione di povertà estrema. Vi sono anche forme nuove di povertà, spesso sommerse: disagio giovanile, quello comportamentale (le dipendenze ed i suicidi) quello psichico. Ben più numerose di un tempo sono le presenze etnicamente e culturalmente diverse (nomadi, immigrati extracomunitari), con le quali non sempre si verifica un reciproco adattamento e di cui è importante favorire l’integrazione positiva nella città. La quota della spesa sociale del Comune è aumentata; le prestazioni sono migliorate ma possono migliorare ancora di più.
Gli obiettivi di cambiamento (Una città umana, dove si può vivere)
Il Comune non deve limitarsi ad interventi di tipo assistenziale. Deve continuare nel potenziamento di un ruolo attivo, valorizzando tutte le energie e competenze presenti e disponibili, nelle famiglie, nelle professioni, nel tessuto associativo, negli oratori, nelle parrocchie, facendo crescere il non profit ed il privato sociale. I problemi sociali sono troppo complessi per delegare la gestione alla sola azione pubblica. Occorre investire ancora di più per risvegliare sensibilità e generosità, riattivare reti di solidarietà, valorizzare competenze, dentro e fuori i servizi comunali. Occorre riconoscere, valorizzare e sostenere in modo adeguato le risorse presenti nelle famiglie, le relazioni fra i cittadini, le aggregazioni sociali, per rafforzare il tessuto sociale e ridare vita ai nostri quartieri, in una strategia di promozione che previene il disagio, riduce il rischio, evita l’emarginazione, facilita l’integrazione sociale e il recupero, o almeno riduce il danno.
A scala individuale o familiare si ripropone quella stessa logica che a livello di quartiere, o cittadino, ci fa ritrovare nel motto “Casoria Rinnova Casoria”; la logica dell’intraprendenza solidale, dello “aiuto anch’io”. Possiamo così “ridare vita ai nostri quartieri”. Il quartiere come spazio vitale, luogo di incontro, di aggregazione, e quindi di promozione, sostegno e integrazione dei soggetti più deboli, più esposti. Il quartiere come dimensione organizzativa, e quindi come livello di azione primario per i servizi comunali. Il quartiere come ambito territoriale in cui i servizi comunali si incontrano ed interagiscono, in una logica di rete, con altre risorse (le altre istituzioni pubbliche, le parrocchie, il volontariato e il privato sociale, le risorse familiare, vicinali, l’associazionismo). Prevenzione, logica di rete, nella progettazione e nell’azione di servizi territoriali; questa è una strategia organizzativa e operativa che i servizi sono chiamati a pensare e praticare, per realizzare livelli assistenziali adeguati alle esigenze dei singoli e delle famiglie, al di là delle categorie di appartenenza, anche se per esigenze di migliore comunicazione attribuiremo qui di seguito interventi specifici ai loro destinatari prevalenti.
La istituzione di un Banco alimentare per almeno 400 nuclei familiari rimasti fuori dal reddito di inclusione.
Occorre altresì potenziare le azioni di sostegno al disagio sociale e psicologico.
SANITA’
La situazione attuale
Casoria deve potenziare la politica sanitaria delineando politiche e strategie di tutela della salute dei cittadini:
- esercitando il ruolo dovuto di indirizzo, alla programmazione e controllo nei confrontidell’ASL;
- ponendosi come interlocutore nei confronti della Regione, in merito anche a progetti diriordino della sanità campana e di assetto dei servizi nella città di Casoria che presentano gravi rischi per una tutela efficace ed equa della salute e per un contestuale contenimento dei costi;
- esercitandoun ruolo di coordinamento tra politiche sanitarie, quelle sociali e quelle
Una sanità che funziona contribuisce a migliorare l’ambiente urbano, a promuovere comportamenti sani e il rispetto della vita e della salute.
A Casoria l’ambiente cittadino incide negativamente sulla qualità della vita dei suoi abitanti:
- alcuniagenti inquinanti atmosferici raggiungono livelli superiori ai limiti (benzene, idrocarburi aromatici, ozono);
- l’eccessivo traffico veicolare e la mancanza di zone verdi produce un elevato inquinamentoacustico e rende l’ambiente urbano pericoloso e ostile in particolare per minori e anziani;
- il sevizi della Guardia Medica viene svolto in ambienti non idonei e per cui i cittadini non sisentono assistiti adeguatamente nonostante gli operatori svolgono il loro lavoro con abnegazione e professionalità.
Una sanità che funziona garantisce equità nell’accesso ai servizi e interventi efficaci e tempestivi nel momento del bisogno:
- Casoria ha un discreto numero di servizi sanitari pubblici e privati, ma per il cittadino nonè agevole accedere alle prestazioni che servono quando gli servono;
- Ilservizio autombulanza (118) va potenziato ed organizzato abbattendo i tempi di attesa per ricevere le prestazioni di pronto soccorso;
- A fronte di una popolazione di anziani, non autosufficienti con problemi di patologie cronichee di demenza senile, la rete dei servizi sanitari domiciliari e semiresidenziali non copre il fabbisogno di assistenza;
- I cittadini con patologia psichica, conosciuti dai servizi psichiatrici possono usufruire distandard assistenziali e residenziali e semiresidenziali del tutto Una sanità che funziona valorizza le professionalità sanitarie e sviluppa le potenzialità del tessuto sociale. La ricchezza di professionalità sanitarie (mediche e non) presenti nella città non sono valorizzate, vi è uno scarso stimolo all’innovazione e la qualità. La rete del privato sociale e delle imprese non ha un interlocutore credibile per la città di Casoria e di conseguenza non vengono valorizzate e integrate le esperienze di solidarietà e di imprenditorialità nell’ambito di regole certe e condivise.
Gli obiettivi di cambiamento
Occorre farsi sempre più portavoce delle esigenze e dei problemi di salute dei cittadini attraverso:
- unapolitica sanitaria che tuteli la salute rivendicando il ruolo di indirizzo e di programmazione nei confronti dell’ASL per l’organizzazione dei servizi in città e per garantire risposte efficaci;
- unapolitica di post-ospedalizzazione efficiente promuovendo iniziative di assistenza domiciliare per varie categorie di cittadini (Bambini, anziani, cittadini diversamente abili .) con sinergie del privato sociale e di aziende private, volontariato che garantiscano standard elevati di servizi;
- facilitareai cittadini l’accesso ai servizi sanitari (rete informatizzata che colleghi i medici di base alle strutture sanitarie per indirizzare in tempo reale i loro assistiti ai servizi);
- Gliobiettivi del cambiamento devono esprimere la capacità dell’Amministrazione di ricoprire un ruolo da protagonista nella sanità cittadina. Il metodo di lavoro deve tenere conto di più variabili:
- Ilruolo politico del Sindaco quale rappresentante dei cittadini nei confronti dell’ASL;
- Lamolteplicità degli interlocutori istituzionali che devono essere coinvolti per la realizzazione dei programmi;
- La individuazione di aree di progetto, la promozione di tavoli comuni, la definizione diaccordi di programma tra enti, la costruzione di gruppi di progetto con mandati e responsabilità precise necessitano di un sostegno attivo coinvolgendo dei cittadini, dell’associazionismo, del volontariato, delle rappresentanze dei lavoratori e dei professionisti della sanità per dare visibilità ai processi avviati
- SICUREZZAE ORDINE PUBBLICO
Per non sentirsi vulnerabili
La situazione attuale
Una percezione soggettiva di serenità e un vissuto di sicurezza oggettiva nella propria vita quotidiana sono dimensioni cardine nella costruzione del benessere individuale e collettivo.
Subire un crimine può comportare una perdita economica, un danno fisico e/o un danno psicologico dovuto al trauma.
L’impatto più importante della criminalità sul benessere delle persone è il senso di vulnerabilità che determina.
La paura di essere vittima di atti criminali può influenzare molto le proprie libertà personali, la qualità della vita e lo sviluppo dei territori.
Anche la tematica della violenza è strettamente legata alla sicurezza personale e alla qualità della vita.
Gli obiettivi di cambiamento
La rivitalizzazione economica dei quartieri e riqualificazione di strade e piazze degradate sono le condizioni necessarie per realizzare una vita serena e sicura. Questo scopo sarà raggiunto quando i cittadini si sentiranno a proprio agio a percorrere strade e piazze del loro quartiere in qualsiasi ora del giorno e della notte.
Occorre, inoltre, che le vittime dei reati trovino giustizia in misura molto maggiore di oggi, aumentando l’efficacia dell’azione delle forze dell’ordine nel perseguire gli autori dei reati.
Occorre che i commercianti, gli artigiani, gli operatori economici si sentano meno insidiati dalla grande criminalità.
Per raggiungere questi obiettivi il Sindaco deve diventare punto di riferimento dei cittadini rispetto alla sicurezza ed alla vivibilità di Casoria.
Ciò si favorisce agendo in tre direzioni:
- Unnuovo ruolo del Sindaco per il governo della sicurezza della città.
Insieme alla sua giunta si impegna a migliorare la sicurezza urbana, con gli operatori sociali del settore pubblico e del volontariato e con gli operatori dell’amministrazione della giustizia e delle forze dell’ordine.
Razionalizzazione nell’uso delle risorse esistenti.
- Il Sindaco e la sua amministrazione si impegnano a dare le risposte più adeguate ed efficaciai problemi sociali affinché questi non degenerino in problemi di insicurezza ed allarme Il sindaco e la sua giunta promuoveranno la razionalizzazione e la trasparenza della organizzazione delle risorse (Finanziarie, di uomini, mezzi e strutture) destinate alla sicurezza della città.
- Il potenziamento ed efficientamento della videosorveglianza in tutta la Città;
- Latutela della qualità della vita dei cittadini attraverso la prevenzione e
Le risposte sociali sono più efficaci e meno costose di quelle repressive e penali. Il sindaco e la sua giunta si impegnano affinché l’azione repressiva sia vincolata a quella preventiva e a realizzare risposte sociali e culturali innovative, centrate innanzitutto sul ruolo decisivo dei cittadini stessi a fianco di quello degli attori istituzionali nel governo democratico della sicurezza, fondato sul rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini.
EDUCAZIONE – SCUOLA – FORMAZIONE – CULTURA
La situazione attuale
L’educazione e la formazione devono essere maggiormente valorizzati come veri e propri servizi per tutti i cittadini.
Come previsto nella sezione urbanista dove si intende mettere a disposizione spazi, anche nelle ex aree dismesse, per la cultura dove troveranno ospitalità i poli Universitari ed attività di ricerca.
A questi elementi si aggiungono le crescenti emergenze nel campo dei nidi e delle materne, con liste di attesa ampie, il problema delle piante organiche del personale direttivo, amministrativo, ausiliario e dei docenti va rielaborato senza i quali è impossibile gestire i servizi formativi.
Per questo l’azione dell’amministrazione nel campo delle politiche formative necessariamente va potenziato agendo su più binari:
- Ilprogetto, la riorganizzazione della macchina comunale, in particolare del Settore Educazione, la risposta alle emergenze immediate.
Un Comune più autorevole deve saper valorizzare le sue risorse, ma deve anche svolgere una funzione di coordinamento dei diversi ambiti istituzionali che si occupano di educazione e formazione.
Obiettivi del cambiamento
Investire nell’educazione e nella formazione significa investire sul futuro della città e dei cittadini fare di Casoria la città delle opportunità significa innanzitutto rispondere alla crescente domanda di formazione:
- Il Comune deve essere uno dei soggetti attivi di politiche educative che si facciano caricodelle trasformazioni sociali che attraversano il suo territorio e sappiano portare Casoria a competere con i migliori esempi italiani ed
I processi di innovazione, fra cui quelli tecnologici, assumono un peso crescente e richiedono un elevato livello di formazione di base diffusa.
Il diritto alla formazione deve essere garantito a tutti i cittadini, con caratteri di qualità ed essere attivato su tutto l’arco della vita.
Cultura per Casoria
La situazione attuale
Oggi l’investimento nella cultura è l’asse portante della convivenza civile e della stessa crescita economica. Sia nella vita quotidiana dei cittadini che nelle espressioni più visibili della vita civica, la cultura, cioè l’insieme delle attività, delle opere e degli eventi che aiutano a definire il senso dell’esperienza individuale e collettiva, in altre parole il senso dell’appartenenza diventa un punto di riferimento essenziale ed il motore della vita di una città.
Valorizzare le radici
Il bisogno di identità diventa fondamentale per l’esperienza di ogni cittadino. Occorre valorizzare le radici culturali di Casoria e alimentare nei cittadini la fierezza di avere una storia: nel tessuto urbano, nelle opere e monumenti, nelle istituzioni, negli eventi che hanno segnato il cammino della città e che simbolicamente ne costituiscono la memoria. E’ necessario ritrovare e rendere vive le radici di Casoria.
Casoria da provincia d’Italia a Città media d’Europa
Casoria ha storia, istituzioni, memorie di arte e cultura. Le manca solo la coscienza delle sue potenzialità per tornare ad acquisire questa posizione nel circuito vitale della cultura italiana. Casoria deve diventare polo di attrazione per le capacità creative e polo di diffusione di prodotti di qualità. Casoria deve diventare una tappa del “Viaggio in Italia” dei nuovi cittadini del mondo.
Cultura Civica
Il degrado della qualità della convivenza civile è visibile nei comportamenti e nei gesti quotidiani che denotano la caduta del riconoscimento di regole comuni, di capacità di rispetto, di attenzione, di solidarietà.
Negli ultimi anni c’è stata una perdita progressiva di sensibilità civica, una diseducazione del costume quotidiano, che è necessario ricostruire.
La coscienza di appartenere a una comunità civile va pazientemente ricostruita attraverso la proposta di una cultura del rispetto:
- Perla storia e la memoria della città;
- Perle cose a cominciare dai monumenti, dalle strade, dai muri e dall’arredo urbano;
- Perle persone, in particolare i più deboli;
- Perle regole fondamentali della convivenza, a cominciare da quelle del traffico che sono sistematicamente
In secondo luogo si deve far posto a una cultura della responsabilità. Che ogni cittadino diventi “capace di rispondere” cioè capace di rispettare le regole della convivenza ma anche di rendere conto. A cominciare dal primo cittadino e dagli amministratori chiamati a gestite la cosa pubblica.
Una visione che abbia questo respiro non può contare solo sulle istituzioni, occorre allargare l’orizzonte e l’arco dei soggetti, che comprendono quelle reti di cultura quotidiana e che costituiscono il tessuto vivo della città:
- Lescuole, i circoli, le associazioni, le esperienze di quartiere, i laboratori sommersi dell’innovazione artistica, teatrale, musicale, del cinema e della danza
Occorre quindi:
- Valorizzare il patrimonio culturale e investire per renderlo non solo più accessibile, ma piùnoto, più integrato nella vita dei cittadini, nel loro orizzonte mentale pratico: “Casoria e la sua storia, devono essere parte della vita di tutti i cittadini”.
- Occorre favorire la crescita di piccole realtà indipendenti che creino un tessuto vivace disperimentazione e offerta di servizi ricreativi.
- Ampliarela realizzazione di biblioteche portandole nei quartieri e integrandole in un circuito informatizzato con la biblioteca centrale cittadina, la Biblioteca Nazionale, le università per renderle maggiormente utilizzabili come luoghi di studio, di incontro, di elaborazione culturale anche tra generazioni diverse.
- Investire nel futuro coinvolgendo i bambini e i giovani negli eventi culturali che fino ad oggisono stati gli illustri assenti. Per i bambini un tema centrale è quello di “educare cittadini del mondo”. Per i giovani si tratta di passare dalla cultura della crisi e nel migliore dei casi dalla cultura dell’immagine a una cultura della responsabilità, facendone i soggetti attivi del rinnovamento della città
- L’universitàcome interlocutore della città e Le università napoletane sono troppo chiuse nel loro specialismo, nel loro funzionamento interno e nella logica accademica. Costruire un ponte tra la città e le università nella duplice direzione e un compito non più rinviabile. Le enormi risorse culturali di cui l’università dispone, le infinite attività, di cui potrebbero usufruire non solo gli studenti ma tutta la città, sono tutte possibilità che vanno perseguite senza indugio.
Gli obiettivi di cambiamento
Per imprimere una svolta decisiva alla vita culturale della mostra città occorre:
- Valorizzare,potenziare e soprattutto imparare a promuovere l’esistente.
- Sceglierele politiche culturali che sappiano trovare un giusto equilibrio tra produzione e sviluppo, tra attività “temporanee” e strutture
- Coglierele potenzialità delle partnership tra settore pubblico, privato e privato
- Diversificaree ripensare i parametri dell’assegnazione dei contributi a Enti e attività
- Definiresedi di partecipazione, creando comitati consultivi per settore, che riuniscano e coinvolgono attivamente i soggetti interessati alle politiche culturali cittadine. Creare una struttura che funga da supporto esterno all’assessorato per l’ideazione e la promozione dei grandi eventi, con competenze nel campo del marketing e della produzione pubblico-privato-privato
ISTITUZIONI
La situazione attuale: il quadro generale
L’idea guida della distribuzione dei poteri tra i diversi livelli della Pubblica Amministrazione è quella di dare coraggiosa realizzazione al principio della sussidiarietà accolto già dalla convenzione sulla Carta Europea dell’Autonomia Locale e poi dal trattato di Maastricht sulla Unione Europea (Aggiornare per Recovery Plan)
Il decentramento
Dopo la sua istituzione, avvenuta con la legge 8 Aprile 1976 n° 278. è diminuito l’impegno per la realizzazione della riforma. La circoscrizione (Arpino) fu confinata in un ruolo essenzialmente consultivo, che ne faceva sì sede di partecipazione politica, ma confinata a mero dibattito, con punte di alterità ed antagonismo nei confronti del Comune.
Il Governo Prodi aveva già usato la scure sulle circoscrizioni, riducendole a metà. La legge 26 marzo 2010, n° 42 recependo il Decreto Legge del 25 Gennaio 2010, n° 2 definitivamente risolta tale incresciosa situazione, abolendo completamente, le circoscrizioni, nei comuni con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti.
La finalità dichiarata, con la Legge 278/1976, era quella di promuovere la più ampia partecipazione democratica e quella di sensibilizzare i cittadini sulle problematiche del quartiere. Tralascio gli interventi legislativi succedutesi nel tempo sulla materia, per soffermarmi sulle ragioni della nascita delle circoscrizioni, su cui molti autorevoli giuristi si sono espressi. Possono individuarsi nella partecipazione democratica, in uno spostamento delle decisioni dal centro alla base, in una volontà di educare i cittadini al decentramento comunale, infine in quello di creare un potere diffuso su vari livelli istituzionali. All’inizio pareva che ciò funzionasse, per cui l’esperienza del decentramento comunale aveva rappresentato un fatto molto apprezzabile. Successivamente, lo scarso riconoscimento delle competenze deliberative ha allontanato il cittadino da queste istituzioni.
Le circoscrizioni, quindi, nonostante rappresentassero delle importanti realtà comunali ed uno straordinario esempio di decentramento amministrativo, non venendo loro riconosciuto quel giusto ruolo che meritavano, si sono rivelate esclusivamente degli inutili carrozzoni che le aveva relegate inevitabilmente ad un ruolo di doppione partitocratico della maggioranza di governo della città, di qualunque colore essa sia. Tale situazione, che fece venir meno l’anello di collegamento tra cittadini il quartiere ed il comune, non poteva trovare epilogo della sua loro abrogazione.
L’area metropolitana
Le interrelazioni tra la città ed il suo hinterland sono così fitte che un nucleo consistente di problematiche cittadine, a cominciare da quelle urbanistico-territoriale e delle infrastrutture di trasporto, può essere oggi affrontato adeguatamente solo in una prospettica metropolitana. Anzi a questo riguardo, va ribadito che Casoria è una delle pochissime aree territoriali del Paese per le quali è appropriata la definizione di “Città Territorio a vocazione metropolitana” La Legge di riforma delle autonomie locali del 1990 aveva correttamente prefigurato la “Città Metropolitana” come risposta istituzionale ad un ordine di problemi, che si presenta in pochissime situazioni del Paese, ma che qui a Casoria con particolare intensità. Non fu causale che questo fu uno dei punti della Legge 142/90 sul quale si registrò allora l’unanime consenso di tutte le forze politiche.
Le vicende politiche successive condussero ad un rinvio a tempo indeterminato dell’istituzione della città metropolitana fino a quando sono state riconosciute ed attuate con la Legge 7 Aprile 2014, n°56 che va sotto il nome di Legge Del Rio.
Gli obiettivi di cambiamento Il quadro generale
Casoria dovrà assumere un ruolo sempre più attivo nel processo di gestione e competenze della mission che si propone la Città metropolitana e del ruolo che si intende istaurare nei rapporti con lo Stato e le Amministrazioni centrali facendo emergere una impronta distintiva casoriana presentandosi con sue specifiche peculiarità positive.
L’Amministrazione deve essere al servizio del cittadino; questo deve realizzarsi anzitutto nel lavoro quotidiano degli uffici e della Giunta.
Si ridisegnerà la mappa dei quartieri dando loro le dimensioni di una reale ed efficiente realtà amministrativa. Si riorganizzerà la struttura dell’Amministrazione Comunale coerentemente a tale disegno. Si garantirà un assetto istituzionale che eviti la sovrapposizione di competenze.
ORGANIZZAZIONE COMUNALE E PERSONALE
La situazione attuale
I problemi sono tipici di un Comune medio grande. Occorre far funzionare una “macchina” organizzativa di notevoli dimensioni che si occupa di un numero straordinariamente elevato di attività differenti, organizzate su troppi livelli e settori di competenza. Occorre, quindi, gestire una elevata complessità di problemi.
- Inquesti anni le uscite di personale non sono state riequilibrate con un numero di risorse
- Laformazione professionale è da
- Viè una situazione di forte carenza che riguarda i sistemi
- Ladirigenza deve essere più
- Occorre incentivare le assunzioni.
Appare cruciale valorizzare e dare maggiore fiducia ai dipendenti dell’Amministrazione. Solo con il loro impegno collettivo e individuale si può invertire la situazione in atto.
Gli obiettivi di cambiamento
L’Amministrazione comunale deve ritornare ad essere “cerniera” tra cittadino, operatori, imprese ed il governo della città, per un forte sviluppo culturale, economico e sociale di Casoria. Occorre, quindi, combattere il senso dell’Amministrazione vissuta come vincolo, come freno, come ostacolo anche alle attività più semplici e quotidiane e recuperare il suo ruolo di “Centro Propulsivo” della crescita della intera comunità. Naturalmente un rovesciamento così drastico non può essere realizzato che per gradi. La direzione del cambiamento però si dovrà vedere, nel breve periodo, da alcuni segnali concreti. Dovranno essere fissati e rispettati obiettivi precisi:
- diresponsabilità delle strutture;
- disemplificazione procedurale;
- ditrasparenza di tutti gli atti;
- diqualità dei servizi resi (con particolare attenzione alle categorie più disagiate e svantaggiate);
- divelocità nei tempi delle
Solo a partire da una situazione di credibilità e funzionalità operative di base si potrà costruire un ruolo autenticamente progettuale e propulsivo della città.
L’intervento su questa materia deve essere necessariamente articolato e toccare tutte le leve dell’organizzazione
FINANZA COMUNALE PATRIMONIO E BILANCIO
La finanza comunale del comune di Casoria ha dovuto far fronte in questi anni (così come in molte altre medie città) a nuove esigenze da soddisfare e a vincoli finanziari via via più rigidi. In particolare:
- Unprogressivo quanto costante taglio dei trasferimenti dallo Stato Centrale;
- Unacrescita dell’esposizione debitoria del Comune che ha determinato la dichiarazione di dissesto finanziario;
- Un innalzamento della pressione fiscale statale che rende difficilmente proponibile un aumentodella tassazione locale, che pure c’è stata;
- Un allargamento della tipologia degli interventi comunale, ovvero delle domande e deibisogni considerati socialmente meritori (esigenze abitative, emarginazione sociale, politica culturale, .)
Un bilancio sano
Le politiche di bilancio saranno condizionate, almeno nella fase iniziale del mandato elettorale, ancora dagli effetti della dichiarazione di dissesto finanziario. Resta, dunque, prioritario l’obiettivo di mettere i conti in ordine; garantire uno stabile e duraturo equilibrio finanziario attraverso il miglioramento del grado di riscossione delle entrate e la razionalizzazione della spesa.
Un bilancio sano è il presupposto indispensabile per programmare con efficienza ed efficacia la spesa; potenziare il personale.
Un bilancio sano consente il potenziamento della struttura comunale e delle risorse umane; un bilancio sano consente di ripensare all’organizzazione dell’ente recependo le migliori tecniche organizzative, valorizzando le competenze, promuovendo la necessaria riqualificazione. E ciò perché abbiamo fiducia nel personale del Comune e riteniamo che lo si debba mettere nella condizione di lavorare meglio.
L’evasione fiscale
Pagare meno tasse e pagare tutti sono due obiettivi che non devono essere necessariamente in contraddizione. Attraverso una efficace azione di contrasto agli evasori, unitamente ad un impegno collettivo da parte di cittadini, istituzioni e imprese, è possibile costruire un sistema fiscale più giusto e sostenibile, che garantisca a tutti i cittadini i servizi pubblici necessari e contribuisca al benessere della collettività.
L’evasione fiscale è anche una questione culturale: diffondere il senso del dovere tra i contribuenti è fondamentale. Chi evade danneggia tutta la comunità: minori introiti, minori servizi. Si alimenta la sfiducia nelle istituzioni ed il senso di appartenenza alla comunità, generando una spirale negativa; per contrastare questo modello, fondamentale è perseguire una azione di riscossione dei tributi moderna, efficiente ed al contempo equa che attraverso soggetti gestori esterni sta già dando i suoi frutti.
Il bilancio partecipato: una sfida per il futuro
Il rapporto di fiducia con i cittadini si realizza anche avvicinando i cittadini all’ente, facendoli “partecipare” al bilancio.
La città di Casoria è matura per l’avvio del bilancio partecipato, ovvero di è uno strumento di democrazia diretta che consente ai cittadini di partecipare attivamente alle decisioni su come allocare una quota del bilancio comunale. In pratica, i cittadini potranno presentare progetti per la realizzazione di opere pubbliche o servizi, votare per quelli che ritengono più prioritari e monitorare l’attuazione dei progetti selezionati.
Il bilancio partecipato offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Maggiore partecipazione dei cittadini: consente ai cittadini di essere più coinvolti nelle decisioni pubbliche e di sentirsi parte attiva della comunità.
- Trasparenza e accountability: aumenta la trasparenza del processo decisionale e rende l’Amministrazione comunale più responsabile nei confronti dei cittadini.
- Migliore allocazione delle risorse: permette di allocare le risorse in modo più efficiente e rispondente alle esigenze reali dei cittadini.
- Promozione della coesione sociale: favorisce il dialogo e la collaborazione tra cittadini e Amministrazione comunale, contribuendo a rafforzare la coesione sociale.
Il bilancio partecipato è uno strumento prezioso per rafforzare la democrazia locale e migliorare la qualità della vita nelle città. Con un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, questo strumento può contribuire a costruire un futuro più giusto e sostenibile per la nostra comunità.
Un bilancio semplificato
Il modello di bilancio, così come approvato dal Consiglio, non è di facile lettura per i non addetti ai lavori, che difficilmente riescono a comprendere il significato delle poste in esso ricomprese.
Un bilancio comprensibile a tutti consente di incentivare la partecipazione dei cittadini e ciò non è realizzabile senza uno schema semplificato, in grado di dare concreta attuazione ai principi di pubblicità e trasparenza.
Un obiettivo che si intende raggiungere anche attraverso la pubblicazione di uno schema di bilancio e di rendiconto in forma sintetica, aggregata e semplificata, con il ricorso a rappresentazioni grafiche.
La digitalizzazione dei tributi
Il nostro obiettivo è di portare avanti e completare il processo di digitalizzazione dell’Ufficio tributi, consentendo al cittadino di accedere ai propri dati e ad ogni correlato servizio. Ciò consentirà di:
- Migliorare l’efficienza dei servizi: i servizi digitali possono essere più veloci, più semplici e più economici da erogare rispetto ai servizi tradizionali;
- Aumentare la trasparenza: i cittadini possono accedere facilmente ed in piena sicurezza a informazioni relative alla propria posizione tributaria, presentare istanze e pagamenti.
AZIENDE E SERVIZI PUBBLICI
La situazione attuale
La varietà dei servizi gestiti dal Comune di Casoria è ampia:
- Puliziacittadina, raccolta e smaltimento rifiuti;
- Progettazionee ingegnerizzazione;
- Acquedottoe fognature;
- Mercaticomunali;
- Gestionedi impianti sportivi;
- Sededel giudice di pace;
Una nuova gestione dei servizi pubblici locali a Casoria dovrà essere finalizzata al superamento dei principali punti di debolezza dell’attuale organizzazione dei servizi stessi:
- Commistionedi funzioni di indirizzo, gestione e controllo;
- Mancanzadi adeguata spinta al miglioramento dei servizi e dei risultati aziendali;
- Scarsa flessibilità organizzativa e ridotto orientamento al mercato.La qualità dei servizi non dipende in modo diretto dalla forma di gestione:
- legestioni pubbliche non garantiscono necessariamente il perseguimento di obiettivi di pubblico interesse;
- le gestioni private non comportano necessariamente una riduzione della qualità dei servizi afavore degli obiettivi di redditività di breve periodo.
Gli interessi dei cittadini ad avere servizi efficienti al giusto prezzo non si difendono con la creazione di mercati protetti, siano questi pubblici o privati, bensì con adeguate forme di protezione degli utenti. Finalizzare ad obiettivi di pubblico interesse le capacità organizzative tipiche delle forme private di gestione può invece portare significativi miglioramenti di qualità dei servizi a parità di costo per i cittadini, può creare occupazione e favorire lo sviluppo urbano.
Gli obiettivi di cambiamento
A causa della caduta della capacità di spesa pubblica, è divenuto necessario trovare soluzioni innovative che consentono di fornire ai cittadini casoriani i necessari servizi economici di interesse pubblico, garantendo congiuntamente i seguenti obiettivi:
- unaelevata qualità dei servizi (efficacia);
- uncosto adeguato (efficienza)
- lasalvaguardia dell’interesse
I cittadini casoriani possono avere servizi migliori a un costo più equo. In questo processo si liberano anche risorse per i nuovi investimenti necessari per lo sviluppo e la qualità della vita a Casoria.
La gestione efficiente dei servizi pubblici locali è strumento fondamentale per generare uno sviluppo urbano che sia in grado di coniugare crescita economica, qualità della vita e salvaguardia dell’ambiente.
Una città attraente per i cittadini e per gli insediamenti produttivi si può solo caratterizzare con una elevata efficienza dei servizi di trasporto e mobilità, dei servizi energetici, dei servizi idrici, dei mercati generali, del ciclo di raccolta e valorizzazione dei rifiuti, della pulizia e manutenzione della città e i nuovi eventuali ambiti, come il cablaggio della città.
Lo viluppo di tali servizi sarà realizzato con una politica globale a servizio del cittadino. Gli obiettivi di questa politica integrata saranno i seguenti:
- rafforzarele capacità di indirizzo e controllo dell’amministrazione pubblica:
- migliorarela qualità dei servizi senza aumento dei costi;
- garantireai cittadini investimenti e servizi innovativi, senza aumentare il prelievo fiscale;
- rinnovarele forme di gestione in modo da aumentare l’efficienza e favorire lo sviluppo dell’economia locale e la qualità della vita
La nuova strategia di gestione dei servizi pubblici locali sarà orientata a un progetto di investimento per il futuro della città, affrontando in modo adeguato alcuni nodi prioritari per lo sviluppo e la sostenibilità della vita urbana, tra i quali:
- razionalizzarela rete di energia elettrica;
- attuareun piano straordinario di risparmio della rete fognaria e salvaguardia della qualità e del livello della falda idrica;
- migliorarela rete integrata dei trasposti pubblici;
- individuareforme innovative di gestione del verde pubblico;
- svilupparela cogenerazione (La cogenerazione è il processo della produzione contemporanea di energia meccanica (solitamente trasformata in energia elettrica) e di calore. Il calore è utilizzabile per riscaldamento di edifici e/o per processi produttivi- industriali) e il teleriscaldamento in ambito cittadino allargata alle città confinanti;
- ultimare il processo di cablatura della città, creare una mappa del sottosuolo, realizzare icunicoli tecnologici;
- lanciareun progetto di manutenzione delle scuole e degli uffici pubblici e per bonificare quelle strutture che presentano ancora amianto;
- dotarel’amministrazione comunale di capacità di intervento nel campo della bonifica dei siti contaminati e dallo smaltimento di rifiuti tossici e
NUOVE TECNOLOGIE PER I SERVIZI AL CITTADINO
La situazione attuale
Gli investimenti in tecnologie informatiche e di telecomunicazioni sono stati fino ad oggi finalizzati, dal Comune di Casoria, in buona parte al funzionamento della macchina comunale in quanto tale e poco orientati all’erogazione di servizi alla cittadinanza.
Obiettivi del cambiamento
Ridare efficienza all’Amministrazione Comunale
Le nuove tecnologie e un loro corretto utilizzo sono cruciali per ottenere maggiore efficienza della macchina comunale al fine di:
- Affrontare i nuovi e più gravosi compiti che l’attendono (aumento dell’efficacia), quali adesempio il decentramento fiscale e l’adeguamento alle leggi sulla trasparenza amministrativa;
- Incrementare l’efficienza del sistema per fornire servizi qualitativamente accettabili concosti decrescenti, quali ad esempio la semplificazione, riunificazione ed accelerazione delle procedure burocratiche che interessano persone e soggetti economici presenti sul territorio, così come la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare;
- Generarenuove iniziative di comunicazione e di servizio ai
La nuova generazione di strumenti informatici e di comunicazione Tablet e Smartphone può contribuire a:
- Nuove forme di incontro tra domanda e offerta di lavoro soprattutto in una realtà confortissime presenze di terziario, nuove professionalità e tipologie di contratti;
- Nuoveforme di comunità auto-organizzate (Community network) soprattutto nella popolazione
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